‘Tutti a casa’: Quattro righe per ricordare la resa italiana del Settembre 1943. Una pagina di Storia poco edificante. Porre le armi di fronte ad un nemico strapotente può essere una scelta accettabile, in taluni casi addirittura intelligente, ma farlo senza chiarezza e dignità lascia un vuoto valoriale ben difficile da colmare.

''Tutti a casa', famoso film interpretato da Alberto Sordi. La pellicola, incentrata sui risvolti tragicomici dell'8 Settembre 1943, uscì nel 1960, riscuotendo un notevole successo. Diretto da Luigi Comencini, sceneggiato dal regista stesso insieme a Marcello Fondato e alla coppia Age & Scarpelli, 'Tutti a casa' è una pellicola che dovrebbe fare riflettere.

3 Settembre 1943, armistizio di Cassibile: la vergognosa premessa all’altrettanto vergognosa resa senza condizioni dell’8 Settembre 1943. L’era post fascista viene inaugurata così, grazie al Re Vittorio Emanuele III e al maresciallo Pietro Badoglio (già coartefice del disastro di Caporetto del 1917), entrambi fuggiti da Roma, verso il Sud Italia, lasciando allo sbando il Paese.

Nella foto: Cassibile, 3 Settembre 1943. Il generale Giuseppe Castellano (in borghese, notate bene) ridicolizzato e umiliato dai vincitori (non lo fecero manco sedere al tavolo), i generali Walter Bedell Smith (Stati Uniti) e l’inglese Harold Alexander.

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