Lo scandalo Profumo. Di Tito Spina.

In piena Guerra Fredda, un caso che investe il governo britannico, il Kgb e l’Intelligence Service. Al centro di tutto una diciannovenne e un ministro costretto alle dimissioni.

Il V° barone John Dennis Profumo, per gli amici Jack, nasce a Londra il 30 gennaio 1915 e vi muore il 10 marzo 2006. Figlio di Albert Profumo, nobile di origini italiane, con il titolo appunto di barone del Regno di Sardegna, John viene educato ad Harrow e al Magdalen College di Oxford. Entra presto in politica, nelle fila dei partito conservatore, e nel 1940 è il membro più giovane del Parlamento, ultimo rappresentante rimasto dei 41 deputati che avevano votato contro il governo nel dibattito sulla campagna di Narvik del maggio dello tesso anno, che come conseguenza causa le dimissioni del primo ministro Neville Chamberlain e la nomina di Winston Churchill.

Profumo è anche sul campo di battaglia, in Nord Africa, dove si guadagna il titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero.

La bellissima Christine Keeler

La carriera politica lo porta, nel 1960, ad essere nominato, Segretario di Stato al ministero della Guerra, ma il 22 marzo 1963 il governo britannico dichiara la crisi e Profumo è costretto alle dimissioni per lo scandalo a sfondo sessuale e di spionaggio che lo vede coinvolto in prima persona. La causa è nella breve relazione extraconiugale (era sposato con la nota attrice Valerie Hobson, ed aveva un figlio, David, giornalista e scrittore) con Christine Keeler, la quale, al tempo stesso, era coinvolta con un funzionario dell’ambasciata sovietica, in realtà agente del KGB.

Dopo le dismissioni, John Profumo si ritira a vita privata e si dedica alla Fondazione Toynbee Hall della quale diventa presidente nel 1982, e alla Attlee Foundation, di cui è co-fondatore, nel 1967, con Roy Jenkins e Lord Longford. Nel 1975 Profumo viene nominato Comandante dell’Ordine dell’Impero e nell’ottobre 2005 fa una delle rare apparizioni in pubblico insieme all’ex primo ministro Margareth Tatcher, poi nuovamente insieme ad un altro ex primo ministro, Edward Heath.

Muore nel sonno il 10 marzo 2006 a 91 anni.

Un incontro fatale

Luglio 1961, estate calda. Lord e Lady Astor offrono un party al castello di Cliveden. Ci sono personalità di riguardo, fra cui il presidente del Pakistan, diversi deputati dei “Tories”, Stephen Ward, medico di Lord Astor, stimato osteopata della Londra che conta, ritrattista a tempo perso, dalla condotta morale non irreprensibile, diverse ospiti femminili fra cui una certa Chrstine Keeler, amica di Ward. E naturalmente John Profumo e la moglie, Valerie Hobson.

Dopo un lussuoso ricevimento, il padrone di casa invita gli intervenuti alla piscina, per proseguire la serata, ma quando giungono sul posto, restano tutti per un momento senza parole: la giovane e bellissima Christine si trovava sul bordo della vasca, completamente nuda, insieme all’amico Stephen Ward. Dopo pochi attimi di finto imbarazzo, Lord Astor risolve la questione con una sonora risata e fa le presentazioni. In questo modo, John Profumo conosce Christine, affascinante diciannovenne dai capelli corvini, slanciata, spregiudicata, fisico da modella, che dall’età di 15 anni viveva in un vagone ferroviario parcheggiato in un campo sul bordo del Tamigi. Qualche anno dopo, lo stesso John Profumo, parlando con il figlio David, rivela di avere incontrato per la prima volta Christine Keeler nel club londinese “Murray’s” e di avere bevuto qualcosa in sua compagnia.

La Keeler in posa e costume…provocanti.

Una ragazza, nonostante l’età, già esperta nell’utilizzare la propria bellezza come merce di scambio. Faceva la fotomodella, la ragazza squillo, poi aveva incontrato il dottor Ward in un night club. Intorno al celebre Stephen Ward circolavano molte voci, fra cui quella che lo voleva ricattato dai servizi segreti sovietici, per cui era costretto ad organizzare festini orgiastici nella sua casa a Wimpole Mew, un pied-à-terre con numerosi specchi dietro i quali erano piazzate cineprese e microfoni per spiare i personaggi famosi invitati alle serate.

John Profumo, all’epoca maturo politico di 46 anni, resta letteralmente catturato dalla procace ragazza, la quale non rifiuta di dargli il suo numero telefonico. Dopo alcuni giorni hanno il primo incontro e finiscono a letto insieme.

Nel turbine del sesso, John Profumo non poteva essere più felice e più lontano dal pensare che la bella Christine si divideva fra lui e un certo Evgenij Ivanov, addetto navale all’ambasciata sovietica, amante delle donne e del buon bere, dei sigari costosi, del poker d’azzardo e, nonostante tutti i vizi tipici del capitalismo corrotto, un agente del KGB, buon amico del dottor Ward, che naturalmente gli aveva fatto conoscere, fra le molte ragazze ben disposte, anche Christine Keeler. Nel frattempo, la giovane Christine aveva anche una relazione fissa con John Edgecombe, un giamaicano non estraneo al mondo della prostituzione e della droga.

Da qualche tempo, l’Mi-5, il controspionaggio britannico diretto da Roger Hollis, indagava sull’affascinante diplomatico sovietico, ed era venuto in possesso delle prove definitive della sua attività di spia a Londra. Quando il servizio segreto, che naturalmente teneva sotto controllo anche Christine Keeler, viene a conoscenza della tresca, contatta il Segretario di Stato alla Guerra tramite il capo gabinetto del governo, Sir Norman Brooke, che consiglia vivamente a Profumo di troncare la relazione. Fra lettere d’addio, ripensamenti, nuovi addii, dall’agosto 1961 Profumo riesce a fermare definitivamente la relazione nel dicembre successivo.

Scoppia lo scandalo

Nessuno, tantomeno John Profumo, credeva che la cosa sfociasse in uno scandalo sessuale-politico che avrebbe occupato le pagine dei giornali di tutto il mondo.

Poco tempo dopo aver troncato la relazione con il politico, Chrtistine Keeler ha una violenta lite con il suo amante-protettore giamaicano, e trova rifugio dall’amica Mandy Rice-Davies, a sua volta prostituta, esperta in pratiche sadomasochiste. L’uomo la rincorre insieme ad un complice (Aloysius Gordon) e spara alcuni colpi di pistola contro la porta della casa. Interviene la polizia e Christine, in stato di shock, cade preda di un giornalista a caccia di scoop, il quale riesce a farsi raccontare alcune esperienze di vita.

Il caso vuole che il giornalista del “Sunday Pictorial” fosse dichiaratamente nemico del dottor Stephen Ward, che era stato testimone d’accusa nella sua causa di divorzio, e in pratica, gli aveva giurato vendetta. Il cronista coglie l’occasione, specialmente quando la Keeler gli rivela che Stehen Ward insisteva perché lei si facesse raccontare da John Profumo quello che sapeva sulla dislocazione delle testate atomiche in Germania, da riferire all’amico Ivanov.

Il giornalista si mette all’opera e contatta un amico, membro del Parlamento. Intanto, dietro il pagamento di mille sterline, Christine Keeler accetta di essere intervistata dal giornale scandalistico, al quale racconta la relazione avuta con il Segretario di Stato alla Guerra, che a sua volta le aveva rifiutato cinquemila sterline per il suo silenzio.

La stampa arriva a Profumo, che dice di aver conosciuto la ragazza, ma esclude con decisione ogni coinvolgimento sessuale. Il 22 marzo 1963, alla seduta della Camera dei Comuni, Profumo dichiara pubblicamente di non avere mai avuto nessuna relazione sessuale con Christine Keeler.

Non sorprende che, in questo periodo, il capitano Ivanov venga richiamato d’urgenza a Mosca.

Christine non rivela i particolari. Sarà l’amica Mandy Rice-Davies a dare in pasto alla stampa l’intimità della copia Keeler-Profumo. A sua volta, dietro pagamento di un’altra discreta somma, Christine dichiara di essersi recata, una notte in cui la moglie era assente, presso l’abitazione di John Profumo. Ne descrive mobili, disposizione degli arredi, e parla del telefono munito di dispositivo anti-ascolto.

Lo scandalo assume connotati politici, e in Parlamento, l’opposizione laburista chiede a gran voce che la verità venga stabilita una volta per tutte.

A peggiore la situazione, anche il dottor Stephen Ward accusa il Segretario alla Guerra John Profumo, il quale deve alla fine ammettere di avere mentito al Parlamento, confessando gli intimi rapporti con Christine Keeler. Il 3 giugno consegna ufficialmente le proprie dimissioni, ma insiste nel negare di avere rivelato segreti di Stato.

Un’occasione da non perdere

Dopo alcuni giorni dalle dimissioni di John Profumo, il giornale “News of the World” acquista per 23mila sterline le rivelazioni di Christine Kereler e le pubblica a puntate

Intanto, al processo, seguito dai media di mezzo mondo, Lord Astor si dice assolutamente estraneo alla vicenda e dichiara di non essere a conoscenza della tresca fra la giovane e il ministro.

Il dottor Ward viene riconosciuto colpevole di favoreggiamento della prostituzione e si suicida con i barbiturici; Christine Keeler se la cava con una lieve condanna a 9 mesi per falsa testimonianza, ma intanto si arricchisce con i diritti d’autore del materiale pubblicato e acquista un appartamento nelle vicinanze di Buckingam Palace, salvo poi sbagliare una serie di investimenti, cadere in miseria e invecchiare precocemente.

Più fortunato, se vogliamo, John Profumo, cui rimane a fianco la moglie Valerie Hobson, sorprendentemente comprensiva, che muore nel 1998.

Yevgenij Ivanov, nato nel 1926, viene trovato morto nel suo appartamento a 68 anni, nel 1992 dopo aver pubblicato a sua volta le sue memorie dal titolo “La spia nuda” (“The naked spy”) con  l’editore John Blake, curate da Gennadij Sokolov. Le cause della morte non sono mai state chiarite, né è mai stata trovata prova certa che la Keeler e Ivanov  avessero praticato attività di spionaggio, ma i sospetti erano molti. Ivanov incontra la Keeler a Mosca qualche anno dopo lo scandalo e, durante una cena d’addio, si dice che le abbia consegnato una lettera di scuse.

Peter Wright, impiegato all’Mi-5, nella sua autobiografia “Spywatcher”, riferisce che a quel tempo gli era  stato assegnato il caso Keeler. Dopo lunghi colloqui con Christine Keeler nel suo rapporto annota un basso livello culturale e una totale disinformazione sulle questioni di sicurezza. Secondo Wright, la Keeler non era altro che una delle numerose “party-girls”, le “ragazze delle feste”. Comunque, nel corso degli interrogatori viene affrontato l’argomento missili nucleari e la giovane parla utilizzando il termine “payload”. Ciò desta i sospetti di Wright. All’epoca, infatti, quel termine non era molto diffuso nel linguaggio comune. Per una donna così poco istruita, usare casualmente una tale espressione tecnica era quanto mai insolito. Infatti Wright si convince che, perlomeno, ci fosse stato un tentativo da parte di Ivanov (forse con la complicità del dottor Ward) di usare la Keeler per ottenere informazioni riservate da Profumo.

BOX

La ragazza delle feste

Christine Keeler nasce a Uxbridge il 22 febbraio 1942. Viene cresciuta dalla madre e da un padre adottivo nel villaggio di Wraysbury, nel Berkshire. A 15 anni trova lavoro come modella in un negozio di Soho, a Londra, e due anni dopo rimane incinta di un sergente afroamericano di nome Jim, impiegato alla base aerea di Laleham. Scopre di aspettare un bambino dopo che il soldato viene richiamato in America, di conseguenza prova ad abortire da sola, usando un ferro da calza, ma inutilmente. Partorisce un bambino il 17 aprile 1959, che sopravvive solo una settimana.

A quel punto, Christine lascia Wraynsbury e si trasferisce per un breve periodo a Slough con un amico, prima di stabilirsi a Londra.

Lavora dapprima come cameriera in un ristorante di Baker Street, dove conosce Maureen O’Connor, una giovane ragazza che lavorava nel night club “Murray’s Cabaret Club” a Soho, e accetta di lavorare per Percy Murray, il proprietario, come ballerina in topless. Nel locale incontra il dottor Stephen Ward, e dopo poco tempo va a vivere con lui. All’aitante Stephen, la giovane Christine racconta la propria esperienza: aveva perso la verginità a 12 anni, aveva vagato qua e là cercando la buona occasione, aveva avuto un figlio poi morto, e diverse altre cose. Stephen la fa incontrare con un giovane e affascinante capitano, addetto all’ambasciata sovietica, Yevgenij Ivanov, e con lui la ragazza comincia una relazione. Poi l’occasione tanto attesa: ad un party di Lord e Lady Astor, il dottor Ward le presenta il Segretario di Stato alla Guerra, John Dennis Profumo.

All’epoca dello scandalo la Keeler posa per un servizio fotografico curato da Lewis Morley, divenuto celebre. Gli scatti dovevano servire per la promozione del film “Lo scandalo Keeler” che però non è mai stato distribuito. Ridotta ad un estremo bisogno di soldi, Christine Keeler si da’ alla prostituzione senza limiti. Nel 2001 l’editore Douglas Thompson la convince a pubblicare le memorie “La verità alla fine: la mia storia”, nelle quali rivela, fra i molti amanti, non solo spie dell’Unione Sovietica, ma anche Roger Hollis, capo dell’Mi-5.

Mandy Rice-Davies scrive anche lei alcuni articoli sullo scandalo, poi sposa un milionario israeliano e si trasferire a Tel-Aviv.

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