Libri Consigliati. ‘Una spia giapponese in Tibet’, di Hisao Kimura e Scott Berry.

Il testo.

L’incredibile avventura di un esploratore nipponico divenuto spia.

Durante la Seconda guerra mondiale il diciassettenne Hisao Kimura parte volontario per la Mongolia Interna, allora sotto il dominio giapponese, spinto più dal senso di avventura che dall’ideologia imperialista. Lì si appassiona allo stile di vita dei nomadi mongoli e ne apprende alla perfezione la lingua e le usanze. Nel 1943 ottiene dall’intelligence nipponica l’incarico di infiltrarsi negli oscuri territori dell’Asia Centrale battuti dai banditi e pattugliati dalle armate della Mongolia Esterna, delle regioni musulmane e del Kuomintang. Sotto le mentite spoglie di monaco mongolo e con due soli compagni, Kimura inizia la sua straordinaria impresa attraverso le steppe, i passi himalayani e i luoghi più sacri del buddhismo tibetano. Al termine del conflitto, ritrovandosi a essere una spia senza patria, si rifugia in India, dove i servizi segreti britannici, continuando a crederlo un mongolo, lo incaricano di una nuova missione nei confini orientali del Tibet minacciati dai cinesi. Una lettura avvincente che riecheggia le atmosfere del Grande Gioco e che offre il punto di vista inedito di un giapponese su popoli, personaggi e dinamiche che hanno segnato il quadro geo­politico di una delle parti più remote dell’Asia.

Hisao Kimura (foto del 1950).
Guerrieri tibetani a cavallo (1938).
Un reparto cino nazionalista in Sinkiang (1945).

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