Recensioni. ‘Col ferro e col fuoco’ di Valeria Isacchini.

Il testo.

Valeria Isacchini nella ricorrenza del duecentesimo anniversario della morte di Napoleone, desidera restituire alla notorietà la figura di Paolo Assalini, medico chirurgo italiano, nato a Reggio Emilia, vissuto tra la seconda metà del Settecento e la prima metà dell’Ottocento, grande italiano, grande “rivoluzionario” nell’arte medica settecentesca, capace di incarnare lo spirito della “modernità napoleonica”. La sua figura umana e professionale esprime la figura dell’uomo moderno, espressione di un nuovo modo di esercitare la professione medica, capace di creare nuovi strumenti e nuovi modi operativi, contribuendo a trasformare la chirurgia da pratica quasi primitiva a scienza nuova che può salvare, curare e migliorare la qualità della vita. Stimato e rispettato in tutto il mondo sanitario europeo del suo tempo, fu patologo, chirurgo, ortopedico, ostetrico, oculista. Gli strumenti chirurgici da lui inventati suscitarono ammirazione nel mondo scientifico a lui contemporaneo e sono stati utilizzati nella pratica chirurgica fino ai primi decenni del Novecento. Genialmente fu il primo a occuparsi di medicina e chirurgia considerandole un unicum.

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