Novità editoriali. ‘Theodor Herzl. Tra letteratura e sionismo’, di Paola Paumgardhen (Edizioni Bonanno).

Il testo di Paola Paumgardhen.

 

Carismatico ideatore del sionismo politico, giurista, giornalista, esteta, letterato, Theodor Herzl, nato nel 1860 a Pest, si definisce un “ebreo tedesco d’Ungheria”. Il giovane dandy si forma nella Vienna fin de siècle dove entra in contatto con l’intellighenzia della capitale dei teatri e dell’arte. Formatosi sui grandi classici della letteratura europea, sogna di diventare il più famoso drammaturgo del Burgtheater. Inviato a Parigi come cronista parlamentare della “Neue Freie Presse”, assiste all’ingiusta condanna del capitano ebreo Alfred Dreyfus, che determina la sua svolta sionista. Nelle pagine della sua letteratura utopica nasce un epocale progetto realistico di politica ebraica che profetizza la fondazione dello Stato d’Israele mezzo secolo prima della sua effettiva realizzazione. La sua arte visionaria si trasforma in sionismo politico attraverso numerosi incontri diplomatici con i grandi della terra: dall’imperatore Guglielmo II a Abdul Hamid, dallo zar Nicola II a Vittorio Emanuele III, a Papa Leone X.

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